La Gazzetta con un articolo di Marco Pasotto, fa notare un numero molto importante sulla Nazionale Azzurra. Roberto Mancini ha fatto giocare undici titolare con un’età media di 27 anni che si può considerare la più bassa partendo dal 1994 tra Europei e Mondiali e il match contro la Bulgaria.
La tenacia di Mancini sta nella sua calma, si legge sul giornale e dove tutti festeggiano il mister mantiene la calma. Riguardando la partita Italia Austria, ultimi minuti, è bene osservare come il Manci sia riuscito a riportare i giocatori sul terreno di gioco, infatti l’effetto primo goal, secondo goal e primo dell’Austria ha portato i giocatori a qualche micro errore quando ancora il fischio del’arbitro era lontano.
Due a uno, la partita è finita può sembrare a livello emotivo ma Roberto è riuscito a mantere la sua personalità senza offendere o smarcare l’abbracco intenso di Vialli, i giocatori che gli correvano incontro, tecnici e staff. Ma la partita non era ancora finita e nemmeno l’Europeo, così proprio sull’ultimo in avvicinamento alla fine di Italia Austria ha richiamato in pochi secondi i giocatori alla concentrazione e poi, nell’intervista ha mantenuto la sua calma.
L’Austria è stata più difficile della squadra successiva (ancora non era nota) perché rappresentava un’incognita, perché tante vittorie in un campionato che ancora deve finire dicono molto ma non dicono nulla sulla finale. Lo si nota analizzando anche le scommesse sportive (clicca qui per vederne un esempio) che spesso costruiscono le quote considerando i risultati attuali, le statistiche e che sulla quota pareggio o doppia chance fanno comprendere che mai è tutto definito e sicuro in una competizione sportiva.
Ciro Immobile in conferenza stampa ha parlato del Belgio di Lukaku, giocatore forte così tanto da far dire al nostro attaccante di essere disposto a rinunciare ai suoi due goal azzurri per superare il turno e arrivare alla coppa.
“Per noi è importante seguire la linea finora seguita” ha chiarito, il Belgio ci metterà in difficoltà ma a noi ci piace vincere. “Con l’Austria abbiamo portato un importante risultato”, “siamo orgogliosi di come abbiamo giocato”.
Immobile apprezza il clima di squadra, il rapporto con lo staff e anche con il mister che lo richiama spesso dal campo per rafforzarlo e indirizzarlo. “Gli italiani ci seguono, ciò ci deve spronare anche perché con lo sport riusciamo anche a fari tornare il sorriso a tutti”. Infine, racconti di squadra e degli scherzi di Insigne, “mi farà pigliare un coccolone” e parla ai giornalisti di piccoli momenti di ilarità quando non giocano e non si allenano. Qualcosa si è visto anche in panchina durante Italia Svizzera e dopo l’abbraccio di Mancini e Vialli, rimane la curiosità di chi non ha mai visto un campo di calcio olimpico durante un torneo importante, di come si vive nella zona tecnica delle squadre, tra serietà ma anche brevissimi secondi di smorzamento della tensione.