Oro 24 karati, oro puro e oro fino: sinonimi o contrari?


Quando si parla di investimenti in oro sono in pochi a sapere realmente quale tipologia di questo metallo prezioso rappresenti il bene d’investimento per eccellenza. Nel linguaggio comune si distingono tre diverse nomenclature di oro: 24 carati, oro puro e oro fino. In generale, si tratta pur sempre dello stesso oro, ma bisogna conoscere le leggere differenze per procedere sicuri nelle azioni di compravendita dell’oro.

Oro fino, oro puro, oro 24 carati: uguali eppure così diversi

La domanda che spesso viene rivolta agli esperti di settore e ai compro oro riguarda proprio la differenza tra questi tipi di oro: cosa è l’oro fino? E che differenza c’è tra quello puro e quello 24 karati? La risposta a questa domanda può sembrare banale, ma è molto importante e il motivo sta nella loro purezza e finezza, giacché questi sono gli elementi principali per stabilirne il valore e quanto deve essere quotato un grammo di oro. Capire di quale tipo di oro siano fatti i vostri gioielli, significa capirne il valore di vendita e d’acquisto.

Qualità dell’oro: le due unità di misura sono finezza e purezza

Per capire che tipo di oro si ha per le mani, bisogna conoscere i parametri che permettono di stabilire la sua qualità: purezza e finezza. Abbiamo chiesto a OroLive, esperto compro oro a Roma, di fare chiarezza:

  • Purezza dell’oro: questo parametro si basa sui carati (o karati – Kt), ossia la percentuale di oro su un grammo. Significa che l’oro 24 carati è comunque oro puro al 100% ma, a differenza delle pietre, il valore in karati non indica il peso ma, appunto, la sua purezza.
  • Finezza dell’oro: il concetto di finezza è simile a quello della purezza. Entrambi i parametri indicano la quantità di oro che compone la lega ma, in questo caso, viene espressa in millesimi piuttosto che in karati. La finezza, quindi, si basa su una scala suddivisa in mille unità. Per essere definito oro fino, su queste 1000 unità, 999,9 devono essere di oro.
    È praticamente impossibile avere oro con finezza 1000 poiché la presenza d’impurità nella lega è inevitabile. Si definisce di oro fino 999, un lingotto da 1 chilo composto da 1000 grammi d’oro, mentre quello puro ne contiene 750 grammi e i restanti sono, invece, altri metalli.

Come si riconoscono l’oro puro e l’oro fino?

In territorio nazionale italiano, tutti i produttori di articoli di oreficeria hanno l’obbligo di indicare in modo chiaro la quantità di oro che si trova nel prodotto realizzato e messo in vendita. Tale indicazione viene fatta dal produttore attraverso l’applicazione di un marchio sullo stesso oggetto. Questo prende il nome di punzone e viene applicato sul prodotto attraverso un processo specifico, la punzonatura, tramite il quale viene indicata la quantità di oro in millesimi e il marchio distintivo dell’oreficeria che lo ha prodotto.

Nei gioielli comunemente indossati, viene applicato in un punto nascosto alla vista. Si tratta di un rombo di piccole dimensioni all’interno del quale viene inciso un numero che va da 750 in giù. Se si vuole vendere i propri gioielli presso un compro oro (Roma ne è ricca), questa è la prima indicazione per capire il valore di quello che si ha tra le mani.

L’oro fino, ossia quello punzonato con 999, è praticamente impossibile da trovare nei gioielli: questa punzonatura, infatti, viene usata soltanto nei lingotti e in alcune monete. Purtroppo l’oro non è un materiale esente da truffe ed è possibile incappare in oggetti punzonati 999 o con valori che in realtà sono superiori rispetto all’effettiva finezza dell’oro che li compone. Falsificare una punzonatura, per chi ha i giusti strumenti, non è un lavoro difficile e, purtroppo, gran parte dei clienti non sa distinguere la qualità effettiva dell’oro alla semplice vista.

Se si vuole ovviare al problema ed evitare d’incappare in truffe o acquisti non sicuri, si consiglia di rivolgersi al proprio gioielliere o compro oro di fiducia, il quale potrà dire con certezza il valore della reale purezza di quell’articolo.

Per cosa viene usato l’oro puro?

Come già detto, l’oro puro 999 solitamente non viene impiegato per la realizzazione di gioielli, ma negli ultimi anni è stato protagonista di un mercato di lusso pensato per pochi, con la creazione di oggetti di uso comune, alcuni dei quali davvero particolari, che hanno trasformato dei semplici articoli in veri e propri elementi preziosi riservati a pochi eletti. Il mercato italiano è forse quello che più di ogni altro si è sbizzarrito in questa gara all’oggetto più inusuale, come le scarpe da uomo in oro, realizzate prevalentemente per gli emirati arabi, champagne con microscopiche gocce di oro puro e perfino tortellini ricoperti di una sottilissima sfoglia di oro commestibile.

Famose sono anche le cartine in oro puro per le sigarette, spopolate nel mercato statunitense tra i più famosi artisti hip-hop, e il noto brand di telefoni con la mela morsicata ha immesso nel mercato una linea speciale di iPhone impreziositi da una cornice realizzata in oro fino, ma non è tutto qui.

Anche il settore dei cosmetici e bellezza ha scoperto l’uso dell’oro: in ogni parte del mondo, le donne possono usufruire di trattamenti di bellezza che prevedono l’impiego di oro a 24 karati. Moda e bellezza, certo, ma anche la tecnologia trae vantaggio dall’oro, un metallo che ha una conducibilità nettamente superiore rispetto al ferro e perfino al rame, tanto che i componenti per PC di qualità top hanno connettori, piedini e piste realizzate in oro puro.

L’oro è quindi un metallo tanto prezioso quanto versatile e può essere impiegato in una miriade di modi per… indorare diversi aspetti del nostro quotidiano vivere.

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